Fabrizio Trevisan, classe del ’67, jesolano, meglio conosciuto come il mitico Paco Fumera!
In vent’anni di attività abbiamo avuto personaggi dello staff particolari, ma Paco li batte tutti senza ombra di dubbio! Il suo estro, la sua follia, la sua fantasia e simpatia erano veramente fuori dal comune.
Iniziò a lavorare con noi addirittura allo Spuntì, ma la vera anima da mattatore emerse quando inaugurammo Terrazza Mare. Lavorava in sala e per lui ogni sera era come salire su un palco e recitare, un personaggio pazzesco, alto con una faccia già comica.
Di giorno, lavorava in un allevamento di conigli, e di sera arrivava con il camion pieno di conigli. Faceva servizio tutta la notte e al mattino di nuovo con i conigli. Quante risate per quel lavoro! L’ho visto inventare gag e scenette come nessun altro. Ad esempio, una sera, in un momento clou della serata, con il locale pieno, si è diretto verso la scalinata e, a squarciagola, si è messo a gridare così dal nulla “EVIVAAA LA REVOLUTIONNNNN”, urlando così forte da far tacere tutto il locale.
Oppure, quando mi faceva il segnale, mettevo la canzone dei bersaglieri a tutto volume e lui usciva dalla cucina vestito di tutto punto da bersagliere (con tanto di tromba!) e, in sella ad una mini bici, entrava in sala e creava sempre scompiglio e ilarità.
Amava il rap e passava ore durante il giorno tra i suoi amati conigli a comporre testi rivisitati che poi eseguiva durante la serata come un flash mob. Che dire, era un pazzo scatenato, ma davvero troppo simpatico, aveva un modo di divertirsi e divertire autentico e creativo.
Quando lasciò il lavoro per sposarsi ci dedicò questa canzone che pubblico qui sotto, che, anche se sono passati anni, ricordo ancora con le lacrime agli occhi.
Grande Paco Fumera, rimarrai per sempre nei cuori di tante persone che ti hanno voluto bene!
il rap di Paco Fumera
Hey ragazzi
voi mi fate impazzire
con questo piccolo reppino
io ve lo voglio dire
certo tutto quanto non ha un senso
ma che ci volete fare io non sono Lorenzo
Sono io sono io sono Paco Fumera
si fa il culo la mattina e poi si spacca la sera
Alla mattina mi dici vai dai Cunici
ed alla sera finito mangiare Terrazza Mare
Erano solo i primi di marzo e ci avete detto
cari ragazzi già siete finiti ed esauriti
Ma questa gente era forte di notte
pronta al lavoro e a fare le botte
E quella sera vi ricordate a ferragosto
gliele abbiam date
erano tutti mezzi un po’ in coma
con 4 scogli han disfatto una croma
noi del locale abbiam preso paura
pensando tremanti a quell’ avventura
Poi siam partiti gridando terrazza
tenendo ben stretta la nostra ramazza
e a colpi di testa catene e ombrelloni
Li abbiamo cacciati a suon di calcioni
Passano gli anni passan le ore
Paco va via mi vi lascia il cuore
ho fatto il pagliaccio e pure l’attore
sì me ne vado ma a malincuore
Lascio ricordi a tutti gli amici
che insieme a noi si son divertiti
E nelle sere calde d agosto
con una moglie e in forno l’arrosto
vi penserò, si piangerò
Però ragazzi non é mai finita
Terrazza Mare tutta la vita❤️
“Tu sei un pazzo patentato, ma con un cuore grande, una persona autentica e limpida come l’acqua, appassionato. Grande, Fabri!“
Luca Fizzo
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