Art Works

Abbiamo sempre considerato la comunicazione coordinata e tutto il mondo che ci gira attorno come fondamentale. I migliori grafici, secondo il nostro punto di vista, sono quelli che riescono a cogliere l’anima, il cuore, lo stile e tutte le sfumature del cliente per poi tradurle in una brand identity aziendale certamente piacevole alla vista ma soprattutto funzionale, comunicando in modo chiaro la filosofia dell’azienda per cui lavorano.

Nei primi anni di Terrazza, il mio amico Fabrizio Battistetti seguiva la comunicazione coordinata. Anche io contribuivo a creare le grafiche ed era davvero divertente; all’epoca non esistevano gli strumenti di oggi, quindi era praticamente un lavoro “fatto in casa”.

Ricordo un’occasione in cui eravamo in via Martin Luther King e vedemmo una distesa di girasoli. Senza dire una parola, seguimmo l’istinto di fermare la macchina e scattare delle foto, creando così un’opera d’arte!

Anche il logo del primo sole di Terrazza Mare fu un’intuizione di Fabrizio, con il contributo mio e di Gigi Gerardi che inserì gli occhiali da sole all’interno.

Grazie a Fabrizio, al trasformista Diego Ritz, all’eclettica Neva Murador, ai creativi Tero Tero, allo stiloso Stefano Bison, e al sognatore Davide Scapin. Grazie a tutti voi, non siete stati semplici grafici, siete stati i nostri sarti dell’anima!

Sempre ambitissime da tutti ecco una carrellata delle storiche t-shirts del TerrazzaMare. Ogni primavera partiva l’invasione di richieste di informazioni sulla data d’uscita della nuova t-shirt del Terrazza, grazie a Diesel prima, e poi agli altri partner che abbiamo avuto negli anni, siamo sempre riusciti a regalarla. Tanti amici e clienti mi dicono spesso che ancora oggi le custodiscono gelosamente.

Che cimelio! Certo, che di cose ne abbiamo fatte tante, ma neanche i Chemical Brothers han avuto tanta risonanza come sta piccola cosa. L’idea di un burro cacao come gadget non è poi chissà che ma lo slogan sul tubetto fu azzeccato!

Quanti, quanti, quanti ne regalammo quell’estate, facevano a gara per averne uno, tant’è che solo dopo pochi giorni restammo senza… Questo me l’ha fatto avere una cara amica, che gioia! Grazie Alessandra Berto!

L’idea di personalizzare i tumbler non nacque per creare un nuovo gadget ma di fatto lo divenne… Incredibile, venivano rubati spessissimo, soprattutto dalle nostre clienti. È capitato molte volte che la security all’ingresso fermò ragazze con le borse piene di tumbler personalizzati. Il record fu di 12 in un unica borsa. Con il senno del poi ci rendemmo conto che non fu pensata come un’operazione di marketing ma di fatto lo divenne, molto costosa ma sicuramente vincente.